Qual è l’impatto dell’innovazione digitale sul processo di tracciabilità alimentare? Quali sono i benefici concreti dell’uso delle tecnologie digitali come blockchain per la tracciabilità in termini di efficienza dei processi, miglioramento della qualità degli alimenti e aumento dei ricavi? Quali sono le tecnologie digitali maggiormente presenti sul mercato italiano per la tracciabilità? Quali sono le opportunità e le criticità offerte dalla tecnologia blockchain per la tracciabilità? Ecco alcune indicazioni contenuto nel booklet dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano.

Che cosa è la tracciabilità alimentare?

La tracciabilità alimentare è la capacità di tenere traccia di ogni alimento o mangime o sostanza che viene utilizzata per il consumo, e di tutti i processi che essi hanno subito, attraverso tutti gli stadi della filiera.

Perché è essenziale tracciare gli alimenti?

È necessario tracciare gli alimenti non solo per rispondere a una normativa obbligatoria (Regolamento 178/2002) o volontaria: la disponibilità di dati e informazioni può generare maggiore efficienza dei processi di supply chain, con effetti – ad esempio – sul miglioramento nella gestione delle scorte, sulla riduzione degli sprechi alimentari e sul consolidamento delle relazioni di filiera – nonché aprire nuove opportunità di mercato. Inoltre il consumatore è sempre più attento nei confronti delle informazioni riguardo un determinato prodotto.

Quale impatto hanno le tecnologie sulla tracciabilità alimentare?

Il digitale abilita la raccolta di una maggiore mole di dati, riducendone al tempo stesso i tempi e i costi. Si riducono inoltre le possibilità di errore e manomissione del dato, che potrebbero verificarsi in un sistema non digitalizzato. Tra i benefici legati al miglioramento del processo stesso di tracciabilità e rintracciabilità vi sono la maggiore velocità nel poter
identificare i prodotti e la conseguente riduzione dei costi di gestione di eventuali blocchi o richiami. Non mancano benefici in termini di efficienza complessiva dei processi di supply-chain, generata innanzitutto da una maggiore visibilità sui processi. Infine, le informazioni sul prodotto, raccolte in
maniera puntuale, possono essere valorizzate fino alla tavola del consumatore.

Quali sono le tecnologie più diffuse parlando di tracciabilità digitale?

Le 108 aziende dell’offerta identificate dall’Osservatorio e presenti sul mercato italiano propongono 133 soluzioni per la tracciabilità digitale. Le piattaforme software sono per lo più dedicate alla registrazione dei dati, alla loro eventuale integrazione ed elaborazione. Gli strumenti hardware includono i lettori per i codici a barre, i visori, i sensori IoT, gli smart tag. Meno di un terzo delle soluzioni si basano poi su una combinazione di hardware e software. Le soluzioni considerate avanzate abbinano l’identificazione e l’acquisizione automatica del dato a una riprogettazione dei processi tra i nodi chiave della filiera.

Quali sono le opportunità della blockchain?

Tra il 2017 e il 2018 sono più che raddoppiati i casi di applicazione di blockchain al settore alimentare, perlopiù per supportare il processo di tracciabilità. Gli
stakeholder nutrono forte fiducia nella garanzia di immutabilità delle informazioni promessa dalle piattaforme blockchain, nel miglioramento della
trasparenza lungo la filiera e nell’incremento dell’efficacia e dell’efficienza dei processi di recupero dei dati in caso di situazioni critiche per la food safety. Non a caso le filiere che maggiormente offrono esempi di utilizzo della tecnologia blockchain sono quelle che sono state spesso caratterizzate da richiami di prodotto a causa di contaminazioni e rischi per la salute.

 

(Fonte: ilsole24ore.com )

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